Dopo una colazione penosa siamo stati costretti a fare ardue pulizie dai nostri aguzzini che stavano gustando dei cocktail analcolici che abbiamo preparato quando ancora il gallo cantava. Abbiamo tentato di avvelenare i nostri monitori con le loro stesse ricette aggiungendo cianuro che purtroppo era scaduto e non ci ha fatto riuscire nell’intento. Al pomeriggio ci hanno fatto lavorare con la pioggia che batteva sui vetri e con gli alberi che si inchinavano alla potenza di Eolo. Ad un certo punto i monitori hanno avuto un briciolo di pietà e ci hanno fatto rientrare per preparare uno zaino pesante come una montagna in previsione alla dura camminata che ci aspetterà domani nelle miniere del Tremorgio. E dopo una povera minestrina e tanto pane secco ci hanno controllato gli zaini per evitare eventuali armi e arsenici. Infine in un atto di buona volontà ci hanno lasciati riposare e giocare a carte dovendoci però sbranare per conquistarelasopravvivenza. Chissà se riusciremo a superare la giornata di domani?
